lunedì 28 gennaio 2008

un altro tempo....benvenuti nella mia epoca


Vivevo qui ritirata da tutti e tutto, e aspettavo le stagioni con i fiori…
in ogni attimo nasceva in me un desiderio… di notte leggevo poesie a lume di candela…
così trascorrevo la mia vita ascoltando le onde che frustavano la spiaggia,
la mia capanna in certi momenti diventava un universo
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ieri sera ho pensato a te, mentre scrivevo, perché faceva tanto freddo.. temevo che le tue mani fossero gelate e non avessi fuoco per scaldarti…ho recitato allora una preghiera per chiedere un po’ di caldo per te….

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la mia capanna è una piccola luce in mezzo al bosco, non ho niente ma sono felice: le mie notti trascorrono tranquille i miei mattini sono pieni di luce. Ti ho detto che il fuoco del camino mi parla, il vento mi racconta di sé e la pioggia del tetto è come una musica.. forse ti domanderai perché io viva così e quando ti parlo, a volte , mi osservi incuriosito….
Quando ci incontriamo vicino alla strada vuoi che ti parli di me, che ti racconti qualche favola…allora la fantasia ci conduce attraverso mondi irreali, dove ti sembra di correre nell’immensità del prato…
…ti racconto tutto ciò perché voglio farti capire chi sono, hai il diritto di conoscere fin nel profondo la persona che ti parla al di là della strada, sennò potresti pensare di me cose sbagliate.. non avere paura della ragazza solitaria della capanna che racconta favole: non ti ingannerebbe mai….
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adesso che esisti tu mi sento povera solo delle cose che non posso darti…

1 commento:

Anonimo ha detto...

adesso che esisti tu mi sento povera solo delle cose che non posso darti…

che bella frase....complimenti...